mercoledì, dicembre 13, 2006

La famiglia

Avete davvero paura, se basta l'unione di due persone dello stesso sesso per mettere in dubbio i vostri valori. I vostri cari saranno traviati dal cattivo esempio di qualcuno che magari non appartiene nemmeno alla vostra comunità?



Pensate che se fosse vietato un matrimonio omossessuale i vostri figli avrebbero più possibilità di imboccare la retta via?
Quale ferrea fede può scricchiolare difronte a questo? Forse una fede imposta?

Ma non è così, purtroppo non è così semplice, e non siete affatto stupidi. Sarebbe il male minore.
Voi credete che la vostra precettistica sia al di sopra di qualsiasi scelta umana. Non più l'etica serve l'uomo.

L'uomo serve all'etica: Welby deve rimanere vivo per dimostrare alla collettività il valore assoluto che assegnate alla vita, per esorcizzare le vostre paure. Non avete paura del dolore, ma avete paura della vita e della morte, ma soprattutto avete paura di non credere.

In realtà non ve ne frega niente di come sta, d'altronde non è nemmeno cattolico. Attenzione! Non è cattolico! Allora perché vi accanite tanto? Perché il Papa non si rivolge ai cattolici, ma agli italiani? Perché in qualsiasi altro stato moderno il dettame di un cardinale viene visto come ne più ne meno di un'annotazione curiosa data ai suoi fedeli e non allo stato stesso?

Siamo intrisi in modo talmente invasivo in questa prassi che ormai ci sembra normale, come un cicaleggio continuo di uno zio un po' invadente in famiglia, che rischia di farci abituare ai suoi deliri.


Tra parentesi, mentre in U.S.A. lo stile puritano ha imposto come tabù principalmente il sesso, in Canada era la fede stessa l'oppressione.
Lo si può vedere dal fatto che oggi i canadesi usino, come imprecazioni, parole di chiesa, come "tabernacolo" oppure "ostia" invece di parole che hanno il sesso come riferimento.