lunedì, giugno 05, 2006

Giochi di parole

Giocano con le parole, e con le nostre teste.
Quando dicono che dobbiamo ringraziare i datori di lavoro, mentre il lavoro lo forniamo noi.

Quando dicono che i marocchini ci rubano il lavoro, e non sanno che in Marocco gli italiani sono molto presenti, come datori di lavoro. Italiani, succhiamo il lavoro in casa loro, e doppiamente poi quando vengono in casa nostra.

Quando parlano di patria, che non ho ancora capito cosa intendono e perché chi vi nasce sopra ha diritto a viverci mentre invece chi lo sogna, e lascia i suoi figli e i suoi affetti per viverci, e lotta per la nostra patria no. Sono loro i veri patrioti!

Quando dicono che i militari in una terra straniera hanno subìto un vigliacco attentato. Siamo talmente vanagloriosi e presuntuosi da non capire che è quantomeno comprensibile un tentativo di ribellione verso chi occupa il suo territorio, e invece sono loro criminali ad assaltare le nostre coste.

Quando una religione o un'ideologia dice che il divieto è la somma libertà. Quando il papa si ostina a rivolgersi agli italiani(o ai cristiani) e non ai cattolici.
Quando una cultura molto più avvezza al plagio come quella cattolica va in Africa e devasta una società un tempo equilibrata.

Quando confondono la carità con la giustizia, la beneficienza con la solidarietà.

Quando ci dicono che i nostri figli sono affetti da una sindrome, l'ADHD, perché troppo vivaci, e non ci dicono che in realtà devono vendere milioni di Ritalin(amfetamina), che da poco è diventata prescrivibile ai bambini, e che in USA ha fatto 8 milioni di baby-addicted. Bambini che non possono interrompere la terapia se non sostituendola con altre droghe(che magari hanno meno effetti collaterali dei 2900 del Ritalin).

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Che sfogo!
Hai mantenuto vedo...
si si si

3:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

ao ma lo aggiorniamo sto blog???????? eddaje! futuro ingegnere datte da fa
URLAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

6:14 PM  

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